Autore: Nicola Viceconti
Titolo: Nora Lopez - detenuta n.84Genere: Thriller
Città: Roma
Editore: Gingko edizioni
Disponibilità a viaggiare nella prorpia provincia per presentazioni: Sì
Per contattare l'autore: e-mail
IL LIBRO:
Chi era Nora López alla fine degli anni Settanta? Perché fu arrestata e torturata dai militari al Club Atlético? Chi è l’uomo che ha ucciso? La tranquilla vita di Luis Pontini, noto agente immobiliare di Buenos Aires, viene improvvisamente scossa dall’arrivo di Livia, una giovane italiana decisa a investigare sul passato di sua madre, ora detenuta. L’uomo è costretto, sotto ricatto, ad accettare di incontrare più volte la ragazza e a rispondere alle sue incessanti domande. Ma chi è realmente Luis Pontini, e perché è costretto a cedere al ricatto? Le risposte si snodano in un coinvolgente intreccio che ci riporta agli anni bui dell’ultima dittatura argentina, inquadrata e ricostruita dai ricordi e dal racconto di chi è stato con convinzione e orgoglio dalla parte sbagliata. Il romanzo, raccontando l’ideologia folle del carnefice, mostra l’impossibilità di assolvere i responsabili di questa storia crudele, una tragedia che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Nunca más! Quando la verità bussa alla porta di un ex torturatore dell’esercito argentino, è giunta l’ora di scontare la propria condanna.
- Prefazione del PM Francesco Caporale. Caporale è attualmente Procuratore Aggiunto alla Procura di Roma, ed è stato il pm che ha celebrato i tre processi dello Stato Italiano sui desaparecidos.
- Postfazione di Osvaldo La Valle, ex detenuto del Club Atlético
- Nota di Juan José ‘‘Chiche’’ Kratzer. Sacerdote che apparteneva ai ‘‘Piccoli Fratelli del Vangelo’’,una congregazione la cui presenza in Argentina si concluse nel 1977, quando Mauricio Silva, l’ultimo dei Piccoli Fratelli rimasto nel paese, scomparve nelle tenebre di un centro di detenzione clandestino.- Il romanzo, ancora inedito, ha vinto Il Primo premio narrativa InediTo 2012. E’ stato premiato alla fiera di Torino del 2012.
- Il romanzo racconta diffusamente del Club Atlético, uno dei maggiori e tristemente noti centri di tortura durante la dittatura.
L'AUTORE:
Nicola Viceconti, scrittore, sociologo, laureato in Sociologia e in Scienze della Comunicazione, appassionato di storia e cultura argentina con particolare riferimento alla tematica dei diritti umani. Autore di 4 romanzi, tre dei quali pubblicati contemporaneamente in Italia, Argentina e in alcuni paesi del Cono Sur (Cile, Uruguay). Membro dell'Associazione 24 marzo Onlus, dedicata al sostegno dei familiari dei desaparecidos argentini. Vincitore (primo classificato) all'XI Concorso Nazionale InediTo 2012, premiato il 12 maggio 2012 al Salone internazionale del libro di Torino, con il testo "Nora Lopez, detenuta N84". Vincitore Primo premio della sezione narrativa edita del IV concorso Nazionale di S. Giorgio a Cremano (dicembre 2010), con il testo "Cumparsita". Vincitore Primo premio della sezione narrativa edita del VI concorso Nazionale di S. Giorgio a Cremano (dicembre 2012), con il testo "Due volte ombra".
L’attività di scrittore impegnato nella difesa dei diritti umani del popolo argentino nasce spontaneamente a seguito di un viaggio fatto in Sud America alcuni anni fa. Si tratta di una naturale propensione per talune tematiche sociali alimentata da una personale “sensibilità acquisita” alla vicenda dei desaparecidos. Al riguardo, vale la pena ricordare che il sottoscritto non ha parenti emigranti in Argentina, e l’ispirazione a scrivere storie connesse ai diritti umani si è andata sviluppando in questi anni, attraverso un percorso formativo costituito da tre distinte fasi: 1. un’approfondita opera di documentazione storico-sociale del fenomeno attraverso una ricerca personale e il contatto con le associazioni dei diritti umani in Argentina; 2. l’incontro con persone che hanno vissuto in prima persona il dramma della dittatura; 3. le visite in alcuni centri clandestini di detenzione. Tale percorso ha fatto maturare il bisogno di mantenere viva la memoria del popolo argentino e di diffonderla attraverso la scrittura. E’ un atto di responsabilità che travalica qualsiasi obiettivo personale e aggiunge un modesto contributo al carattere universale dei diritti umani.
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